Salve,
leggendo l’appello del dott. Antonio Saladino pubblicato sul vostro sito, confesso di aver avuto letteralmente i brividi scorrendo la frase in cui si dice che :“ le mamme…non immaginano che cosa succederà quando i loro figlioli….etc..” perché quell’esperienza l’ho vissuta di recente sulla mia pelle.
Sono padre di un ragazzo che è risultato non idoneo ad un’assunzione a causa del daltonismo.
Quello che abbiamo provato io e mia moglie appresa la notizia è stato un grande senso di frustrazione ma anche di ingiustizia, considerando che aveva superato brillantemente tutti i test di selezione tanto da essere convocato per la visita medica di preassunzione.
In precedenti esperienze lavorative tale limitazione, della quale siamo stati sempre a conoscenza, non ha mai determinato un’inabilità, tant’è che è stato impiegato in settori di alta specializzazione meccanica.
Purtroppo in questo caso le tavole Ishihara sono risultate determinanti per la mansione cui sarebbe stato preposto.
Conoscendo il carattere di mio figlio, credo che tenterà di rimuovere al più presto dalla sua mente questa esperienza negativa, non so neanche se farà ricorso (come del resto previsto dalla legge) rivolgendosi alla cosiddetta “visita superiore” per il riesame del responso medico, in ogni caso incasserà il colpo come un ennesimo ed inaspettato pugno allo stomaco.
Mi chiedo a questo punto se tale problematica non meriti una seria attenzione da parte delle Istituzioni ed una tutela analoga a quella assicurata alle c.d. categorie protette.
So che vi state battendo per questo, ma quanto tempo ci vorrà ancora? E, soprattutto, come faremo a recuperare la fiducia nel futuro da parte di questi ragazzi ?
Un cordiale saluto
Salvatore Iodice
Napoli