Test dei colori di Lüscher: una risposta alle nostre domande

A seguito del nostro precedente articolo “Test dei colori di Lüscher: e i daltonici?“, abbiamo ricevuto una nota della Dott.ssa Fulvia Tramontano di Roma, che ringraziamo per i chiarimenti sul funzionamento del test e che ci rinfranca dai temuti problemi per i daltonici. Pare infatti che il test sia stato studiato da Luscher tenendo anche conto della presenza dei daltonici.

Pubblichiamo con piacere il testo che la Dott.ssa Tramontano ci ha inviato.


IL TEST DEI COLORI DI LUSCHER

Fondamenti fisiologici e psicologici dell’esperienza cromatica

Questo reattivo della personalità fu elaborato da Max Luscher, scomparso da pochi anni, circa cinquant’anni fa e da allora più volte revisionato, come
avviene per ogni strumento scientifico.

E’ tradotto in 24 lingue ed utilizzato sia nel settore clinico che non clinico come nel lavoro, nella pubblicità, nella scuola e in ogni situazione in cui si desideri avere un quadro della personalità ed indicazioni circa le condizioni fisiche e psichiche, le sorgenti di tensione, le aspettative, i modi psicologici utilizzati dalla persona per entrare in relazione con gli altri.
I colori sono percezioni sensoriali, vibrazioni elettromagnetiche di frequenza determinata.

Il colore viene visto:

  • a livello fisico, si tratta di un meccanismo fisiologico uguale per tutti
  • a livello soggettivo, riguarda il gradire o no un certo colore
  • a livello di sensazione, genera una reazione sia emotiva che fisica
    (un ambiente di colore chiaro tranquillizza più di uno rosso)

E’ proprio questa reazione al colore che viene osservata e studiata dal test,
poiché è legata allo stato psicologico e fisico in cui si trova la persona
esaminata.

L’esperienza del colore risale alla comparsa dell’uomo sulla Terra e quindi ha generato tracce di esperienza sedimentate nel sistema nervoso; per questo l’esposizione a determinati colori (in precise condizioni) è in grado di produrre determinate modificazioni ed è su queste basi che si è fondata in tempi recenti la cromoterapia.

Il test dei colori si può effettuare anche con soggetti daltonici perché è
comunque presente in chiunque una reazione istintiva a qualsiasi colore, in
termini di contrasto, perciò le risposte emotive si presentano lo stesso; su
questo argomento l’autore si espresso con chiarezza fin dalla creazione del
test. L’importante in questo test è, lo sottolineiamo, il gradimento o il rifiuto di una certa tonalità.

Le ricerche di molti autori italiani e stranieri su questo test sono concordi nella applicabilità ai vari campi.

Il test restituisce alla persona un profilo scritto della propria personalità ed
indicazioni pratiche per migliorarne alcuni aspetti.

Recentemente si è utilizzato anche in combinazione con la floriterapia di Bach, un modello di lavoro psicologico che utilizza alcune specifiche piante o meglio i fiori, per lavorare, similmente all’omeopatia, su alcuni disagi della sfera.

Dott.ssa Fulvia Tramontano
Psicologa e psicoterapeutica
Roma

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