Il blocco mentale di Mario

Mario Malaspina ci consente la pubblicazione della sua esperienza di daltonico.


Da piccolo non sapevo di essere daltonico, avevo circa tre o quattro anni quando cominciai ad avere difficoltà con i colori. Erano i primi anni ottanta e mia madre doveva correre dietro ai problemi di salute di mio padre e ad altri sei figli. Ricordo però che non riuscendo a riconoscere il verde dal marrone, il verde chiaro dal giallo o il blu dal viola, mettevo in croce un mio amico affinché mi prestasse il colore che dovevo utilizzare per i lavoretti all’asilo.

Ricordo anche che puntualmente il mio buon amico mi diceva ogni volta: “guarda che ce l’hai, è proprio lì, non vedi?”. Ero molto frustrato. Ancora oggi, alla veneranda età di quarantadue anni, non ci capisco quasi nulla.

Provo un gran senso di impotenza. È come se la mia mente, nel momento in cui deve riconoscere un colore, andasse in blocco, in stallo, come se non sapesse cosa fare. È una sensazione affatto gradevole, è una sensazione solo mia, oppure anche altri provano questo “blocco mentale”?

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