Lettera al Direttore de La Nazione Online

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Testo della lettera inviata al Direttore del quotidiano nazionale La Nazione Online, in data 28 luglio 2010, per stigmatizzare sui semafori per daltonici di prossima sperimentazione a Torino


Egregio Direttore,
Mi è capitato di leggere su alcuni siti web la notizia che il Consiglio comunale di Torino ha votato una mozione per iniziare una sperimentazione di semafori “adatti” ai daltonici. Si tratta, in realtà, di un intervento inutile, in quanto sia l’Unione Europea che il buon senso spiegano che i daltonici non passano col rosso. Infatti, la consuetudine che i daltonici non siano in grado di interpretare il semaforo si basa su considerazioni fatte da chi vede in modo tricromatico, quindi senza alcuna esperienza del mondo dei colori dei daltonici. Che questa consuetudine sia radicata, talvolta anche nel senso dei daltonici stessi, deriva da un martellamento mediatico ed educativo che colpisce tutti fin da bambini, e lo dimostrano gli innumerevoli riferimenti al daltonismo riguardo la cattiva abitudine di passare col rosso a Torino, che trovo nei commenti dei suoi lettori. Ma non è così.

Iniziando da Genova, sto esponendo una mostra itinerante dal titolo “Come vedono i daltonici”, con lo scopo di cambiare l’abitudine di vessare i daltonici con regole senza senso, o al contrario di non tenere conto della loro presenza dove invece servirebbe, ad esempio in editoria o nelle indicazioni di sicurezza. La mostra ha avuto una quindicina di uscite a Genova e Milano, una conferenza alla Biblioteca Berio, contatti con istituzioni e sindacati, mi piacerebbe se il vostro giornale potesse fare qualcosa per pubblicizzarla a Torino. E’ al momento l’unica iniziativa che analizza i risvolti sociali del daltonismo, andando oltre alle classiche spiegazioni sul funzionamento dell’occhio.

Al riguardo della patente di guida, potrà trovare l’articolo “Daltonismo e patente di guida: vent’anni di controlli inutili” (www.comevedonoidaltonici.com?p=142), nel quale pongo il dito sull’arretratezza del codice della strada italiano (e della classe medica che lo determina) riguardo a questo argomento, basando il tutto sull’analisi della legislazione europea e di quella italiana, non aderente alla norma comunitaria.

Non per nulla il motto della mia iniziativa, “Nimium ne crede colori”, pone il punto sul fatto che in fondo il mondo è in bianco e nero, come potrà sentire dall’intervista al Prof. Bertagna dell’Osservatorio del Colore di Lissone, in una intervista dove insieme a me ha partecipato in trasmssione su Telenord (www.comevedonoidaltonici.com?p=102).

Nel numero di settembre di Al Volante (in edicola dal 10 di agosto) potrà trovare un articolo sul daltonismo alla cui stesura ho collaborato e che inizia, con fatica, a porre la questione della modernizzazione del nostro codice.

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